2017 fascicolo I

Memorie

Silvia Carraro, «Non ha utilità adguna». Essere disabile nel Medioevo

Il saggio studia la costruzione sociale e culturale della disabilità nel periodo medievale. Utilizzando diverse tipologie di fonti (legislative, narrative, notarili) il testo evidenzia i comportamenti contradditori sia della società, sia dei singoli verso le persone con menomazioni. Diffidenza, paura, esclusione da un lato, protezione, pietà, accoglienza dall’altro sono infatti gli atteggiamenti più comuni descritti dalla documentazione.

This essay focuses on the social and cultural construction of disability during the Middle Ages. Different kinds of sources (legislation, narratives, last wills) are used to show how the behaviour of society and individuals toward disabled people could be contradictory: on the one hand suspicion, fear, exclusion, on the other protection, compassion, acceptance.

 

Alberto Cotza, Storia, memoria, politica alla fine del secolo XI. Il carme pisano sull’impresa contro i saraceni del 1087

Il saggio è un nuovo tentativo di contestualizzazione del carme pisano sull’impresa contro i Saraceni del 1087. Nella prima parte, l’analisi dei nuclei tematici principali consente di smontare la classica interpretazione “comunalistica”: la coesione politica e militare dei Pisani, così come raccontata nel carme, si rivela essere, infatti, una vera e propria rielaborazione ideologica, legata ad un progetto di riorganizzazione della società promosso da alcuni canonici della cattedrale negli anni immediatamente successivi all’impresa, in un momento di “vuoto istituzionale”. Nell’ultima parte viene messo in luce un probabile riferimento ironico al carme nel Lodo delle Torri del vescovo Daiberto.

This essay offers a new contextualization of the “carme pisano” written on the campaign against the Saracens in 1087. The first part of the essay analyses the carme’s main themes, and by doing so demolishes the carme’s traditional “communal” interpretation: Pisa’s political and military cohesiveness, as recounted in the “carme”, turns out to be an ideological re-elaboration. This re-elaboration was fostered by some of the canons of the cathedral who – in the years immediately following the expedition – planned to reorganize Pisan society in a moment of institutional  absence of power. The second part of the essay highlights a probable ironic reference to the “carme” by the bishop Daiberto in his “Lodo delle Torri”.

 

Fabrizio Ansani, Geografie della guerra nella Toscana del Rinascimento. Produzione di armi e circolazione di «pratici»

Prendendo le mosse dalla storiografia sui siti fortificati del tardo Medioevo, il saggio si propone di indagare, in maniera approfondita, spazi meno conosciuti della guerra rinascimentale, come arsenali, fonderie e fucine. I «pratici» e le loro armi, infatti, hanno finora suscitato uno scarso interesse fra gli studiosi, specialmente in un contesto, quale quello fiorentino, su cui pesa ancora, in ambito bellico, il pregiudizio machiavelliano sugli eserciti mercenari. Partendo dalla documentazione prodotta dalle magistrature repubblicane, si è così ricostruito il ruolo della domanda pubblica nella costruzione di nuovi siti produttivi, nell’introduzione di migliorie tecniche, nel traffico delle merci, nella circolazione di «pratici», come fonditori ed artiglieri, e nella formazione delle loro conoscenze.

Developing the historiography regarding medieval fortifications, this paper aims to examine the lesser-known spaces of Renaissance warfare, such as arsenals, foundries, and forges. The context of this analysis is the Florentine Republic of the fifteenth century, whose statesmen have often been blamed for their lack of interest in warfare. Nevertheless, a study of the primary sources produced by the military institutions of the Republic reveals the crucial importance of the role played by the public demand in the construction of new manufacturing facilities, in the introduction of technical innovations, in the trade of materials, in the circulation of craftsmen, and in the formation of their practical skills.

 

Discussioni

Sergio Tognetti, Uomini d’affari e mobilità sociale in Italia tra metà Trecento e primo Cinquecento

Il saggio esamina il peso esercitato dagli uomini d’affari nei processi di mobilità socio-economica e socio-politica avvenuti nell’Italia delle città tra la metà del XIV e l’inizio del XVI secolo. Il contributo, basato in larga misura sui risultati più innovativi della più recente storiografia, ha l’obiettivo di modificare la tradizionale visione del tardo Medioevo italiano, come un’età caratterizzata dal tramonto del dinamismo imprenditoriale e dal riemergere di modelli sociali basati sulla preminenza aristocratica. Sarà dunque evidente come il modello di tanti governi oligarchici urbani sia una realtà più tarda, maturata nella piena età moderna.

This essay examines the role played by businessmen in the socio-economic and socio-political mobility of Italian cities between the mid-fourteenth and the beginning of the sixteenth centuries. This paper, based largely on the most innovative results of recent historiography, aims to modify the traditional view of the late Italian Middle Ages as an era characterized by the decline of entrepreneurial dynamism and the re-emergence of social models based on aristocratic prominence. It becomes evident that the model of the urban oligarchic governments is a later reality matured in the modern period.

 

Recensioni [scarica PDF]

Simone Balossino, I podestà sulle sponde del Rodano. Arles e Avignone nei secoli XII e XIII (Gian Paolo G. Scharf)

Laurent Baggioni, La forteresse de la raison. Lectures de l’humanisme politique florentin d’après l’oeuvre de Coluccio Salutati (Lorenzo Tanzini)

Patrick Baker, Italian Renaissance Humanism in the Mirror (Robert Black)

Nicholas Terpstra, Ragazze perdute. Sesso e morte nella Firenze del Rinascimento (Lucia Sandri)

Medici Women: the Making of a Dynasty in Grand Ducal Tuscany ed. by Giovanna Benadusi and Judith C. Brown (Claudia Tripodi)

Versailles, de la résidence au musée. Espaces, usages & institutions: XVIIe-XXe siècle. Études et documents réunis par Fabien Opperman (Marco Frati)

Gaetano Marini (1742-1815) protagonista della cultura europea. Scritti per il bicentenario della morte, a cura di Marco Buonocore (Vincenzo Trombetta)

Ernst Kantorowicz (1895-1963). Storia politica come scienza culturale / Ernst Kantorowicz (1895-1963). Political History as Cultural Inquiry, a cura di / edited by Thomas Frank, Daniela Rando (Pierluigi Terenzi)

 

Notizie [scarica PDF]

 

 Archivio Storico Italiano – ISSN 0391-7770